Mentre il popolo tedesco veniva indottrinato al Nazismo dal tristemente famoso Ministro della propaganda Joseph Paul Goebbels,in Italia l'addetto alla stessa funzione era il Segretario del Partito Nazionele Fascista,il camerata Achille Starace.
Questo antesignano di Emilio Fede,stava al Duce come il bell'Emilio sta a zi' Silvio.
Infatti la sua folgorante ascesa ai vertici del partito, a discapito di molti Gerarchi di indubbio valore, era dovuta alla sua indefessa fede e al suo ,diciamolo papale papale ,leccaculismo nei confronti del mascellone. Tanto che la figlia lo apostrofava come "L'uomo che respirava per ordine del Duce".
Quando nel 1931 divento' segretario nazionale del Partito fascista alle obiezioni dei piu' alti Gerarchi per la scelta di un uomo con un cosi' modesto acume ,Mussolini rispose "...Un cretino,si,ma obbediente".
Durante la sua segreteria fu sempre ferocemente attaccato dall'opinione pubblica e dai fascisti stessi perche', come faceva notare Galeazzo ciano "Gli Italiani possono perdonare chi fa loro del male,ma non chi gli rompe le scatole".
E questo fu durante la sua segreteria, un "rompiscatole",un burocrate che angherio' il popolo con regole e cavilli,che cerco' di mettere in uniforme tutta l'Italia in maniera maniacale istituendo il Sabato fascista,nel 1935,in cui tutti dovevano indossarla e in cui i gerarchi,Duce compreso, erano obbligati a dimostrazioni atletiche da "superuomo" D'Annunziano, tipo salti sopra le baionette,cerchi di fuoco e via dicendo... Come se cio' non bastasse le uniformi che furono confezionate in quel periodo furono in decine di modelli diversi e categoricamente in Orbace (Una pesante lana sarda che sostitui' altri tessuti non nazionali) tanto da far dire al Duce "Starace con tutte queste divise mi sta' facendo impazzire non si sa' mai quale bisogna mettere e tra noi non siamo mai tutti uguali".
Famose le sue circolari e i suoi motti tipo "Tutti gli organi del partito funzionano: Devono quindi funzionare anche gli organi genitali" oppure quando rivolto ad una riunione dell'associazione medica,rumorosa al suo indice ,gli disse "Smettete di perder tempo con i libri di medicina,fate sport,datevi all'ippica"... E "Datevi all'Ippica" e' tutt'ora in voga.
I suoi detrattori le sbeffeggiavano con "La Lupa , che e' vorace.L'Aquila ,che e' rapace. L'Oca,che e' Starace".
Alla sua morte girava una filastrocca:
"E' morto Starace,
vestito d'Orbace,
di nulla capace,
requiescat in pace"
dedicata al povero "cretino"
Il "cretino" pero' non era lo sprovveduto leccaculo come credeva il Mascellone ma un'arrivista senza scrupoli che uso' la tecnica del leccaculesimo per ingraziarsi il Duce,fare carriera facilmente e rapidamente nel partito scavalcando uomini di una certa validita' e grazie alla sua posizione avvicinarsi pericolosamente al Nazismo sostenendo fortemente l'alleanza con Hitler e appoggiando a spada tratta le famose e discusse leggi razziali,promulgate,e questo va detto,in maniera sofferta e sotto una forte pressione tedesca.
Nei suoi piani ,si pensa, volesse scavalcare lo stesso Mussolini e diventare il Fantoccio di Hitler per avere potere assoluto in Italia.
Quando pero' Il pelatone mascellato ebbe il sentore,senza peraltro mai esserne sicuro,dei suoi movimenti sotterranei lo sollevo' dall'incarico nel 1939 nominandolo capo di stato maggiore della Milizia Nazionale per poi definitivamente destituirlo anche da quell'incarico nel 1941.
Troppe erano le voci di contatti tra lui ,Ciano e Farinacci che erano sospettati di ordire complotti ai danni di Benito.
Dall'Agosto '43 al Novembre '44 fu arrestato due volte per ordine del Duce,la prima volta perche' sospettato di avere contatti con l'Ambasciata Tedesca passando informazioni riservate,dopo pochi mesi fu liberato e aderi' immediatamente alla Repubblica Sociale di Salo',senza peraltro incarichi di spicco.
comincio' cosi' a stressare Mussolini con missive continue in cui chiedeva di essere piu' partecipe alla vita della Repubblica ,tanto che lo rifece arrestare per complotti massonici con Badoglio.Nulla di vero, ma tanto basto', alla sua liberazione, ad isolarlo politicamente,visto il divieto del Duce di dare importanza alle sue missive o riceverlo.
Da quel momento visse a Milano in un piccolo appartamento,aiutato economicamente solo dalla figlia.
fino al 28 Aprile '45 ,quando uscito in tuta da ginnastica lo incrocio' un gruppo di partigiani,che pensando di riconoscerlo gli chiesero "Starace,dove vai????",l'ex Gerarca abbocco' placidamente rispondendo "A prendere un caffe'".
Fu arrestato , sommariamente giudicato e condannato alla fucilazione,per cui fu portato a Piazzale Loreto dove gia' giacevano i cadaveri del Duce e di Claretta.
Mostro' fieramente il saluto Romano alla salma mentre lo giustiziavano...l'ultimo atto d'amore di un leccaculo per passione...forse anche Emilio sarebbe capace di tanto ...che ne dite?
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