Potete vederlo al Nuovo Cinema Aurora di Villafranca Tirrena dal 31 Ottobre
Spettacoli ore 17:30 – 20:00 – 22:30
Le avventure di Tintin, a metà strada tra Indiana Jones in versione giovanile e gli spassosi film Pixar, Il segreto dell’Unicorno è un felice ritorno al puro cinema spielberghiano. La prima parte è pura investigazione da thriller, ma una volta saliti sulla nave, l'avventura ha inizio. Spielberg fa rivivere le emozioni che aveva già suscitato con Indiana Jones, soprattutto nel primo e terzo episodio, e la Weta di Jackson da, in modo ineccepibile, forma grafica ai personaggi e all'atmosfera. Il film però non raggiunge picchi emotivi come nei film sopra citati, anche per colpa della colonna sonora di John Williams che accompagna le immagine ma non le fa vibrare come dovrebbe.Il film convince immediatamente gli spettatori meno aperti verso questa nuova operazione cinematografica. se da una parte la pellicola onora le storie fumettistiche di Hergé (che ancora oggi dall’altra questo “Tintin” ha la freschezza di alcuni lungometraggi Pixar che hanno fatto breccia nei cuori.
Le avventure di Tintin racconta la storia di un giovane investigatore alle prese con un caso molto particolare: da un modellino di un vascello comprato al mercato, Tintin scopre l'esistenza di un prezioso tesoro sprofondato da qualche parte nell'oceano, ma non è l'unico ad avere tale informazioni. Esistono tre pergamene che ne svelano il segreto e anche il perfido Rackham è sulle loro tracce, disposto a tutto pur di trovarle. Tintin sarà coinvolto quindi in prima persona nel caso e nel suo lungo viaggio avrà occasione di conoscere il burbero Capitano Haddock, doppiato da Francesco Pannofino simile anche per fisionomia, il quale a sua insaputa è la chiave del tesoro perduto. Già benché il titolo porti la firma di Tintin, in realtà i due veri protagonisti, antagonisti, sono lo stesso capitano Haddock e Rackham in un duello che si protrae da generazioni in generazioni, una sfida all'ultimo colpo di spada prima che tutto sia finito. Prima in un borgo cittadino, poi attraverso mari e deserti, fino a giungere in Marocco, Tintin insieme al suo fidato cane Milou e ad Haddock, senza un attimo di sosta, inseguiranno il loro perfido nemico per ritrovare il tesoro perduto.
Il protagonista di questa storia non è un supereroe, piuttosto un giovane coraggioso e guidato dalla sua voglia di esplorare, di fare domande e di non voltarsi mai indietro. Un alterego del regista in altre parole, un uomo che non smetterà mai di mettersi in gioco e di vincere tutte le sue sfide grazie alla sua arma segreta: quella di inseguire le sue passioni.
Il film è pieno di citazioni cinematografiche, molte dello stesso regista americano, senza però strizzare troppo l'occhio allo spettatore.
La miscela spielberghiana funziona nel solito meccanismo del suo cinema: azione, avventura, spettacolo e una dose extra di commedia, perché nel suo mondo si cresce, si affrontano le paure, ma si rimane sempre come dei ragazzini.
Alessandra La Gioia
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