Abbiamo visto come comprendere il primo punto di fuga: l’orizzonte.
Ora si soffermiamo sulla molteplicità dei punti di fuga, ad esempio nel disegnare un edificio. Molto probabile è che ci siano due muri disposti ad angolo retto. Lo spigolo dei muri verrà disegnato verticalmente, ma la linea della sommità di ogni muro, dove di solito si trova la grondaia, e quella della base, convergeranno allontanandosi. Ciascun muro avrà un diverso punto di fuga sull’orizzonte. (4)
Per individuare con maggiore chiarezza la direzione delle linee convergenti, potete tenere una matita di fronte a voi e inclinarla fino a farla coincidere con la linea del muro. Questo vi permette di individuare e percepire l’angolo formato dalla linea con l’orizzonte.
E’ importante ricordare che il punto di fuga può anche trovarsi all’esterno del foglio di carta. Un muro visto a una posizione molto angolata avrà un punto di fuga abbastanza vicino, ma un muro visto più o meno di fronte potrà avere un punto di fuga esterno al foglio. (5)
La linea del tetto, parallela a quella della grondaia e della base del muro, convergerà nello stesso punto di fuga. (6)
Le parti più piccole dell’edificio, come porte, finestre, seguiranno le stesse regole. Mentre tutte le linee verticali rimarranno tali, quelle orizzontali, superiori e inferiori, convergeranno nello stesso punto di fuga delle linee principali del muro, tra le quali sono comprese. (7)
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