Sono disponibili in una vasta gamma di colori e misure. Esistono due tipi di pastelli, quelli gessosi e quelli ad olio: i primi sono gessosi e più duttili mentre quelli ad olio si presentano più difficili da miscelare e meno delicati. Io prediligo quelli gessosi, più facili da maneggiare e l’effetto delle sfumature è fantastico.
I pastelli gessosi si dividono in tre categorie: duri, semiduri e morbidi. In genere i colori più scuri sono più duri, quelli chiari più morbidi. Il grado di durezza presenta vari vantaggi. Quelli più duri sono adatti per eseguire profili e marcare i particolari, mentre i pastelli morbidi servono per creare le sfumature. I pastelli semiduri sono adatti per illuminare, ombreggiare e creare effetti di retinatura. Comunque il modo migliore è sperimentare e provare ogni tipo di pastello nel disegno che si vuole creare.
La sfumatura crea le tonalità morbide e delicate tipiche dei colori a pastello. Si può stendere colori diversi l’uno accanto all’altro sovrapponendo alcuni tratti affinché si mescolino. Si sfumano con le punta delle dita. E’ un metodo semplice ed efficace e la pressione delle dita dà le varie differenze di sfumature. L’inclinazione del pastello poi ti dà la possibilità di coprire ampie zone del disegno senza sovraccaricare di colore.
Puntinismo: Si tratta di una tecnica pittorica impiegata dagli impressionisti. I colori non vengono miscelati sulla carta, ma posti a macchioline. Ad un certa distanza si percepirà l’insieme come un unico colore.
Splendido!!! vero?
Cristina Bruno
Ballerine dietro le quinte – DEGAS 1897 - pastelli
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